Presentazione Lorena Di Novi

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La città dei migranti:il caso di Brighton & Hove

Lorena Di Novi

• Supporto & assistenza per gli immigrati

• Promozione di uguaglianza e integrazione

Euro-Mediterranean Resources Network

Il migranteEmblema della contemporaneità

La CittàContesto chiave dell’attualità

PRESUPPOSTI

LE POPOLAZIONI URBANE

MARTINOTTI • Residenti• Pendolari• City Users• Uomini d’affari

NUVOLATI Flaneurs

VICARI HADDOCK Popolazioni in movimento: i migranti

OBIETTIVO

Brighton & Hove + Migranti =Caso emblematico di città contemporanea

Indagine sul campo: METODOLOGIE

1. Intervista Biografica Semi-strutturata

2. Mappe Mentali

Analisi dell’esperienza di vita & del livello di integrazione di 22 migranti

“Esperienza transitoria & Sradicata o esperienza caratterizzata da stabilità e radicamento?”

Rapporto tra i migranti e lo spazio urbano

“Appartenenza agli spazi o appropriazione degli spazi?”

1. Intervista Biografica Semi-Strutturata

- Metodo qualitativo- Filone descrittivo-interpretativo

- Linee guida prestabilite : impulsi che vanno a stimolare risposte libere

comprensione della natura dei fenomeni sociali e realizzazione di una critica sociale attiva

1. Background di provenienza2. Push & Pull factors3. Periodo di permanenza4. Prime impressioni e aspettative future5. Condizione lavorativa6. Diversità culturale, linguistica e religiosa7. Razzismo e Xenofobia

• Campione Analizzato: 22 Migranti & 3 Esperti• Metodo di campionamento: contatto attraverso annuncio• Arco di tempo: 4 mesi

• Molteplici provenienzeMedio Oriente: Iran (1), Pakistan (1), Turchia (1), Yemen (1);Estremo Oriente: Bangladesh (3), India (1), Giappone (1), Singapore (1);Africa: Gambia (1), Etiopia (1), Sudan (1);Europa occidentale: Italia (2), Spagna (2), Francia (1);Europa orientale: Polonia (3), Ungheria (1).• Età compresa tra 24 e 80 anni• 15 donne e 7 uomini

Brighton & Hove• 1 aprile 1997 = Agglomerazione Urbana• Con Worthing e Littlehampton = 12° più ampia conurbazione britannica• Contea dell’East Sussex• 87,54 Km²• 275 800 abitanti; 33.1 abitanti per Km²Economia:• Tasso di occupazione 71,9% VS Tasso di disoccupazione 7,6% (2014)• Turismo + Servizi e Infrastrutture (alberghi, ristoranti, negozi, stabilimenti balneari, locali notturni, attività immobiliari, trasporti e comunicazioni)• Servizi Finanziari e Informatici• Vendite all’ingrosso e al dettaglio• Settore sanitario e dell’assistenza sociale

I Migranti

Census 2001: 29.683 unità 12% della popolazione

Census 2011: 53.361 unità 19,5% della popolazione

  CENSUS 2011

All residents 273.369

WHITE 243.512 89.1%

English/Welsh/Scottish/Northern Irish/British

220.018 80.5%

Irish 3.772 1.4%

Gypsy or Irish Traveller 198 0.1%

Other White 19.524 7.1%

MIXED 10.408 3.8%

White and Black Caribbean 2.182 0.8%

White and Black African 2.019 0.7%

White and Asian 3.351 1.2%

Other Mixed 2.856 1.0%

ASIAN/ ASIAN BRITISH 11.278 4.1%

Indian 2.996 1.1%

Pakistani 649 0.2%

Bangladeshi 1.367 0.5%

Chinese 2.999 1.1%

Other Asian 3.267 1.2%

BLACK/AFRICAN/CARIBBEANBLACK BRITISH

4.188 1.5%

African 2.893 1.1%

Caribbean 879 0.3%

Other Black 416 0.2%

ARAB 2.184 0.8%

ANY OTHER ETHNIC GROUP 1.799 0.7%

BLACK & MINORITY ETHNIC (BME) 53.361 19.5%

Ricca ed orgogliosa storia nell’accoglienza dei migranti:

• Anni Novanta: - Migranti tradizionali retaggio del colonialismo britannico (India, Bangladesh e Pakistan);- Migranti provenienti da Sudan, Iran e Cina

• Anni Duemila:- Rifugiati provenienti da Afghanistan, Sierra Leone, Nigeria, Kenya, Zimbabwe e Sud Africa; - Migranti provenienti dall’Europa dell’Est (2004 allargamento UE);- 79 rifugiati etiopi (2006 Gateway Protection Programme);- Profughi provenienti da Nord Africa e Yemen (2010/2011 scoppio delle Primavere Arabe);- Profughi provenienti dalla Siria (2015 Syrian Vulnerable Person’s Relocation Scheme)• Centro culturale che accoglie circa 6.000 studenti stranieri ogni anno

- Racial Harassment Forum- Sussex Police

- B&H Refugee and Migrant Forum

- One Voice- One Stop Shop- Migrant Helpline

Percorsi d’insediamento:

1. Migranti Economici (13)• Elevata capacità d’impiego della città• Servizi alberghieri & ristorazione• Attività commerciali• Baby-sitting & Au-pair• Settore medico e della ricerca

• Lavori sottopagati & senza contratto

Scarsa conoscenza dell’inglese“I graduated in social work and I am currently working in a completely different sector, I am working in a coffee bar where I do not have any contract and my pay is less than the national minimum. It is kind of exploitation, but I need to improve my English before striving a better job!”

2. Ricongiungimenti Familiari (6)•  Donne, controparte dei migranti economici• Importanza dei centri sociali come fonti d’aggregazione

• Spirito di aggregazione limitante

Alcune donne vivono esclusivamente all’interno del loro gruppo e, pur avendo l’obiettivo di aiutare i migranti all’integrazione, finiscono loro stesse per rimanere ai margini della società

“[…] my social network is not large; it is divided between family, the church community, few relatives and friends”

3. Richiedenti asilo & Rifugiati (3)

• Guerra in Iran, richiedente asilo (1990)“as soon as the war started the government took everything from us: our beautiful house in Teheran, four businesses of manufacturing tools, we lost everything. But luckily we were in UK and we immediately we asked for asylum…”• Guerra in Etiopia, rifugiato“Gateway Protection Programme” (2006)“the City Council provided us everything…everything! Money, house, food, clothes.. thanks to them we started a new life! […] people in Brighton are extremely welcoming! As soon as we arrived to the new house, everybody of the neighborhood came to our place to welcome us, to ask if we needed something..”• Guerra in Yemen, richiedente asilo (2014)“in my country the under-aged marriage is a critical problem because we don’t have law for marriage and even more children are obliged to marry older man […] UK government helped me and gave me another possibility, but I do not feel able to take advantage from this possibility thinking about compatriots who are fighting for their rights in Yemen!”

4. Studenti internazionali (0)

ETHNICITY University of

Brighton

University

of SussexWhite 73% 66%Black or Black British 5% 4.7%

Asian or Asian British 7.9% 17.7%

Mixed 3.5% 5.2%Other 1.5% 2.5%Not known 9% 4.2%

- Scuole di inglese- City college

Multiculturalismo & Coesione

• Sebbene la diversità etnica, razziale e religiosa venga ancora percepita come una minaccia in molti contesti, la città di B&H opta per un’educazione multiculturale con l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare le diverse culture etniche presenti sul territorio

Assimilazionismo Accettazione della diversità

• Le minoranze etniche vengono accolte con tolleranza, offrendo loro la possibilità di far sentire la propria voce e la propria partecipazione alla vita sociale, trasformandoli da “immigrati” a “cittadini” attivi

Apprendimento della linguaUno dei principali snodi del processo di integrazione:Apprendimento di un nuovo codice per comunicare, studiare e lavorare

Luogo di apprendimentoLuogo d’incontro e di scambio interculturale (scuola, strada, centro sociale, fabbica, ecc), nel quale le lingue e le storie di ciascuno vengono riconosciute e valorizzate, e il nuovo codice diviene una delle principali componenti di una identità plurale.

Multiculturalism

Safety

Tolerance

DemocracyFreedom

Respect for Diversity

Welcome

Multiethnicity

Integrazione sociale, culturale, linguistica, religiosa ed economica

“Japan is Japanese, Brighton is multiethnic. For me it was strange when in the street people were asking

me – ‘do you know how to get there?’ – and I was shocked – “are you asking me? are you asking to a

Japanese how to get there? – this episode let me understand that everybody is “brightonian” here,

don’t mind where are you from. […] Japanese people are completely different from brightonians, Japanese

people are false polite, they invite you for a coffee but you will never see that coffee. In Brighton if

people invite you to their home, you will go to their home maybe the next day. […] Japanese people

always says “oh yes, I can do it!” and at the end they never do it, Japanese people tend to appear rather

than to be. In Brighton people say also “no”.. I sometimes felt offended, then I simply realized that

they are honest” (Takako)

Brighton& Hove

“La città di Brighton & Hove diventa un dispositivo di integrazione, contribuendo alla costruzione di una convivenza interculturale tra gli abitanti autoctoni e gli stranieri, ma, allo stesso tempo, lasciando ampio respiro alle diverse etnie di presentarsi secondo la propria natura sociale, linguistica e religiosa”“Esperienza transitoria & Sradicata o

esperienza caratterizzata da stabilità e

radicamento?”

2. Le Mappe Mentali

Kevin Andrew Lynch

• Chicago, 1918 – Martha’s Vineyard, 1984• Urbanista & Architetto • 1947, Laurea in Urbanistica presso Massachussetts Institute of Technology• 1949, assistente• 1949, prof associato• 1953, prof ordinario• 1977, apertura di un proprio studio a Boston, il Carr Lynch Associate

• Concentra la sua attività di ricerca nello studio della percezione del paesaggio urbano da parte delle persone. I suoi contributi scientifici, oltre a rappresentare un punto di svolta per la teoria urbanistica, spaziano in un vasto campo concettuale, dalla psicologia ambientale alla geografia della percezione = APPROCCIO PERCETTIVO

• The Image of the City (1960)Fondamento teorico e metodologico per analizzare la percezione dello spazio urbano da parte di chi lo abita attraverso l’atto di creazione di una mappa mentale

• L’immagine della città è il risultato di un processo di interazione fra la scena urbana e l’osservatore, che elabora la sua percezione in base alla propria esperienza, alla propria disposizione, alla propria cultura

• L’immagine urbana può variare notevolmente da un osservatore all’altro

• 5 capitoli nei quali viene scomposta ed analizzata l’immagine della città

Mondo Reale Immagine Mentale

Figurabilità/Imageability “La qualità che conferisce ad un oggetto fisico un’elevata probabilità di evocare in ogni osservatore una immagine vigorosa.

Essa consiste in quella forma, colore o disposizione che facilitano la formazione di

immagini ambientali vividamente individuate, potentemente strutturate,

altamente funzionali”

Atto di creazione di una mappa mentale:

Casi analizzati da Lynch1. Boston (esaminata per le difficoltà logistiche)

2. Jersey City (scelta per l’apparente mancanza di forma)

3. Los Angeles (interessante oggetto di studio essendo una città di nuova edificazione)

Sopralluoghi

Interviste

Disegno Mappe mentali

Immagine Pubblica della città

5 Elementi dell’Immagine

- Percorsi- Margini- Quartieri- Nodi- Riferimenti

Percorsi“Canali lungo i quali l’osservatore si muove abitualmente, occasionalmente o potenzialmente”

- Strade- Vie pedonali- Linee di trasporti pubblici- Canali- Ferrovie

MarginiElementi lineari che non vengono considerati come percorsi in quanto fungono da “confine tra aree diverse, come interruzioni lineari di continuità”- Rive di fiumi- Mura Urbane- Filari di Alberi- Limiti dell’edificato- Rilevati ferroviari

Quartieri“Aree urbane relativamente ampie nelle quali l’osservatore può mentalmente penetrare, e che posseggono qualche caratteristica generale”

Nodi“Fuochi strategici nei quali l’osservatore può entrare, tipiche congiunzioni di percorsi o concentrazioni di alcune caratteristiche”

- Incroci di strade- Piazze o luoghi di relazione- Terminali di linee di trasporto

Riferimenti“Elementi puntiformi ai quali l’osservatore non ha accesso, ma che gli rimangono esterni”- Monumenti- Edifici- Insegne- Negozi- Campanili- Alture

I 5 elementi dell’immagine che formano il paesaggio urbano

Nausicaa Pezzoni• Architetto, Urbanista & Dottore di Ricerca presso l'Area programmazione territoriale della Provincia di Milano

• Collabora con il “Centro Studi Assenza” nella realizzazione di progetti artistico-architettonici studiandone le relazioni col territorio.

• Tema di ricerca: estraneità nella città contemporanea & esplorazione delle domande di abitabilità che dalla “città insorgente” e dalle sue molteplici popolazioni possono scaturire

Condizione urbana contemporanea è sempre più frequentemente investita dall’abitare in movimento delle nuove

popolazioni urbane: I MIGRANTI

• La città sradicata.Geografie dell’abitare contemporaneo.I migranti mappano Milano (2013)

• Attualizzazione e applicazione del metodo di Lynch su 100 migranti

• Condizione urbana attuale: caratterizzata da un abitare senza abitudine che è specifico del migrante al primo approdo, e che potrebbe ora diventare la condizione etica della contemporaneità che tutti abitiamo.

• Milano: città che include, che attrae, che divide, che mette in relazione o che si fa temere, a seconda dei significati di cui si caricano i suoi spazi nell'osservazione di chi si disponga ad abitarli

Riformulazione dei 5 elementi dell’immagine lynchiani

• Diversa accezione in relazione alla percezione che i migranti hanno della città

• Luoghi significativi dell’esperienza migratoria

• Definiscono un metodo d’indagine applicabile a qualsiasi realtà urbana d’immigrazione

• Cambia il significato & l’ordine in cui vengono esposti gli elementi

Riferimenti• Essenziali per il primo orientamento in una città nuova • Significato ancor più simbolico• Primi luoghi incontrati a cui è più facile fare ritornoQuartieri = Luoghi dell’abitare

• Luoghi che diventano più familiari in quanto costituiscono la propria casa• Non facilmente riconoscibili dall’esterno come i quartieri lynchiani

Percorsi• Abituali spostamenti dei migranti nella città • Percorsi = Abitudinarietà; Paths = occasionalità e potenzialità

Nodi• Spazi della vita collettiva, luoghi di incontro & aggregazione• Poli d’attrazione per l’utilità che il migrante vi trova

Confini

• Luoghi preclusi alla propria conoscenza, inaccessibili o da dover evitare

Elaborazione della mappa da parte dei migranti

• Prime complicazioni: disorientamento & Timore, in alcuni casi anche opposizione

• Soluzioni: ampio grado di libertà, viene richiesto un semplice schizzo o poche linee che rappresentassero i 5 elementi

Analisi delle Mappe

Migranti di primo approdo Vs Migranti già radicati

Tempo di permanenza = fattore determinante nella realizzazione del disegno

approccio decisamente sradicato rispetto alla realtà urbana

consapevoli del loro abitare la città di B&H, seppur con alcune eccezioni

“L’esplorazione della città da parte del migrante si fonda su un apprendimento di tipo esperienziale-

affettivo, dove gli spazi del vissuto quotidiano sono i canali attraverso i quali introdursi nel tessuto urbano e riconoscerlo” (N. Pezzoni)

4 tipologie:

1. Mappa elementare (2)Uno o due elementi, ovvero quei luoghi del primo approdo, luoghi familiari per il migrante che generalmente si identificano con la propria casa o i luoghi d’aggregazione maggiormente frequentati.

PROVENIENZA: INDIAETÀ/GENERE: 70 / FRELIGIONE: SIKHISMOLINGUA/E: HINDI, BENGALI, INGLESEEDUCAZIONE: NSLAVORO: CASALINGATEMPO DI PERMANENZA A B&H:MENO DI UN ANNOPERCORSO D’INSEDIAMENTO:RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE

• L’intervistata dichiara apertamente di non riuscire a disegnare una mappa della città, ma di essere capace di rappresentare solo la fisionomia del quartiere in cui abita

• La causa della scarsa integrazione nel tessuto urbano è riconducibile ai pochi mesi di permanenza all’interno del territorio di B&H

2. Mappa del turista (7)rappresentazione di realtà urbane omogenee, elenco di luoghi che presentano analogie nel tipo di funzione svolta, all’interno della quale vengono raffigurati maggiormente gli oggetti riconosciuti per la loro rilevanza simbolica o rappresentatività.

PROVENIENZA: POLONIAETÀ/GENERE: 24 / FRELIGIONE: ATEISMOLINGUA/E: POLACCO, INGLESEEDUCAZIONE: LAUREALAVORO: MASSAGGIATRICETEMPO DI PERMANENZA A B&H:MENO DI UN ANNOPERCORSO D’INSEDIAMENTO:MIGRANTE ECONOMICO

PROVENIENZA SPAGNAETÀ/GENERE25 / FRELIGIONEATEISMOLINGUA/ESPAGNOLO, INGLESEEDUCAZIONELAUREALAVOROBARISTATEMPO DI PERMANENZA A B&HMENO DI UN ANNOPERCORSO D’INSEDIAMENTOMIGRANTE ECONOMICO

3. Giornata Tipo (8)rappresentazione di elementi che fanno parte di un percorso quotidiano, raccontando in modo dinamico le abitudini dei migranti.

PROVENIENZA: ITALIAETÀ/GENERE: 35 / MRELIGIONE: ATEISMOLINGUA/E: ITALIANO, INGLESEEDUCAZIONE:DOTTORATO DI RICERCALAVORO:RICERCATORE PRESSO L’UNIVERSITÀTEMPO DI PERMANENZA A B&H:5 ANNIPERCORSO D’INSEDIAMENTO:MIGRANTE ECONOMICO

Migranti già radicati all’interno del tessuto urbano, i quali non si limitano a descrivere il centro di B&H, ma allargano la visione della città a elementi meno comuni e molto soggettivi alla propria esperienza abitativa.

PROVENIENZA: ETIOPIAETÀ/GENERE: NS / MRELIGIONE: NSLINGUA/EOROMO, AMARIK, SOMALI, SWAHILI, INGLESEEDUCAZIONE: ANALFABETALAVORO:IMPIEGATO IN UNA DITTA DI PULIZIETEMPO DI PERMANENZA A B&H:9 ANNIPERCORSO D’INSEDIAMENTO:RICHIEDENTE ASILO

4. Mappa Complessa (2) rappresentazione più complessa in cui è evidente il tentativo di

rappresentare il territorio urbano nella sua interezza, non dando molta importanza agli elementi specifici, ma cercando di cogliere la città come un unicum.

PROVENIENZA: BANGLADESHETÀ/GENERE: NSRELIGIONE: ISLAMLINGUA/E: BENGALI, HINDI, INGLESEEDUCAZIONE: NSLAVORO:BADANTE, SIGNORA DELLE PULIZIETEMPO DI PERMANENZA A B&H:33 ANNIPERCORSO D’INSEDIAMENTO:MIGRANTE ECONOMICO

Elementi urbani prevalenti:• Riferimenti: punti d’orientamento & icone che sintetizzano la città

Palazzo Reale, Campanile, Molo, Ruota panoramica & chiesa di St. Peter:elementi simbolici della città anche per chi non la conosce, impregnati di storia e cultura

“La città pittoresca”

Stazione Centrale & Capolinea autobus Old Steine: punti centrali della città e perno di tutte le traiettorie di spostamento, rappresentano i luoghi in cui si arriva e da cui si parte;

Centro commerciale Churchill Square, parchi, istituzioni scolastiche, cooperative sociali, Comune, biblioteche, supermercati, cinema, pub, caffetterie e ristoranti: luoghi di aggregazione & spazi pubblici di cui i migranti usufruiscono o ai quali fanno riferimento per le attività collettive che vi si svolgono

• Nodi: spazi pubblici di cui i migranti usufruiscono o ai quali fanno riferimento per le attività collettive che vi si svolgono

“La città che accoglie”

• Luoghi Dell’Abitare: spazi quotidiani dell’esperienza abitativa

La situazione abitativa di tutti i migranti intervistati è risultata essere radicata:- Stessa abitazione (9)- Cambio di uno o più indirizzi (9)- Ospite (1)

VS generale condizione abitativa “sradicata” dei migranti(Centri d’accoglienza o Dormitori)

• Percorsi: segni ordinatori della mappa che forniscono orientamento all’interno del tessuto urbano

- Linee di trasporto pubblico (autobus)- Percorso dei binari ferroviari- Pista ciclabile- Strade gremite di negozi, pub, ristoranti

e caffetterie

Connessioni territoriali: collegamenti che uniscono luoghi precisamente collocati sul territorio e che rispecchiano esattamente la realtà urbana

Connessioni tematiche:i collegamenti tra un luogo ed un altro non rispecchiano il reale tessuto urbano, bensì alludono ad una relazione concettuale non corrispondente alla disposizione effettiva dei luoghi

• Confini: In generale, i margini non vengono mai esplicitamente disegnati, fatta eccezione per la spiaggia, rappresentata come linea di demarcazione tra il mare e la terra. Probabilmente i migranti pongono i margini al loro disegno già nella scelta dell’area da rappresentare, in quanto questa potrebbe essere l’unica realmente conosciuta e vissuta

Difficoltà riscontrate

- Difficoltà nella sintesi della realtà urbana sul foglio bianco

- Mancanza di orientamento (posizioni degli elementi sballate e distanze travisate)

- Problema della scrittura (1)

Imprevedibilità

Conclusioni

Immaginare e rappresentare la realtà urbana corrispondono ad un tentativo di abitare la città, ma un “abitare” che non equivale alla classica definizione di “appartenenza agli spazi”, bensì si avvicina ad un concetto di “appropriazione degli spazi”. L’analisi delle mappe, infatti, rivela un continuo sforzo di attribuzione di significato agli spazi urbani, immaginandoli e organizzandoli soggettivamente e, quindi, ognuno appropriandosi della città che si ritrova ad abitare. Se da un lato, la città di Brighton & Hove riesce quotidianamente nel suo progetto di integrazione dei migranti, dall’altra sono proprio i migranti stessi a “conquistare” la propria integrazione, creando la città e ad appropriandosi dei suoi spazi attraverso la percezione soggettiva che scaturisce dalla propria posizione decentrata.

Grazie per l’attenzione