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Titti Cimmino Napoli, 24-25 novembre 2011 Dai Programmi ministeriali alle Indicazioni Nazionali e Linee Guida: la Matematica per il primo biennio delle Scuole Secondarie di II grado tra continuità e innovazione LICEO STATALE SCIENTIFICO CLASSICO E LINGUISTICO ”P. CALAMANDREI” - Napoli 24-25 novembre 2011

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Dai Programmi ministeriali alle Indicazioni Nazionali e Linee Guida:

la Matematica per il primo biennio delle Scuole Secondarie di II grado

tra continuità e innovazione

LICEO STATALE SCIENTIFICO CLASSICO E LINGUISTICO

”P. CALAMANDREI” - Napoli24-25 novembre 2011

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Indicazioni Nazionali

Linee Guida

Programmi/sperimentazioni

Sopresa o Attesa?

Il fine generale delle scuole di ogni grado e ordine è la formazione dell’uomo e del cittadino

2010 20..2010201020102010

1985-1990

Programmi

... primi decenni del secolo scorso

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Un piano di studi è sempre una interpretazione concreta, in un determinato momento storico, di una teoria della cultura e della scuola. In esso si definisce, infatti, ciò che una certa società giudica che un cittadino debba sapere ex scuola.

E’ necessario modificare i criteri di costruzione dei piani di studio della scuola secondaria superiore . Perché?

Società

Committenza esterna

?

Modificarli significa eliminare i punti di debolezza (che ci sono) senza però abbandonare i punti di forza (che tuttora essi conservano).

LICEI: ricchezza di potenzialità formative data da un piano di studi centrato sulla filosofia, sulle letterature, la storia...

TECNICI: insegnamenti tecnologici teorici e pratici, se e quando attraverso essi si dà spazio non solo alla conoscenza efficace (saper fare), ma anche alla conoscenza riflessa (sapere perché si deve fare così) e all’atteggiamento progettuale.

Nei piani di studio di entrambi i tipi di scuola sono assenti o sono scarsamente rappresentate componenti culturali ritenute oggi essenziali per la formazione dell’uomo e del cittadino.

Tecnica fine a se stessa

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nella progettazione dei piani di studio, conviene sostituire al criterio della parzialità, utilizzato in passato, il criterio della integralità

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Differenziazione e identità specifica degli indirizzi

L ’identità specifica di ciascun indirizzo non è tuttavia una questione primariamente quantitativa. Essa si manifesta e si realizza soprattutto nel modo in cui vengono raccordati tra loro i programmi di tutte le discipline, comuni e di indirizzo, allo scopo di dare una coerente logica interna a ciascun curricolo.

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QUESTIONI

1) Il sistema scolastico secondario è nato, più di cento anni fa, in forma dicotomica, ma certamente è necessario scartare i valori estremi, vale a dire i gradi molto deboli e molto forti di conclusività

2) Continuità ed Orientamentoa) Continuità con i traguardi della secondaria inferiore: accertamento degli effettivi risultati conseguiti dagli studenti nella scuola media, per progettare gli opportuni e graduali interventi atti a far sì che le differenze di partenza non compromettano il conseguimento dei traguardi di arrivo. COME ACCERTARE i risultati EFFETTIVAMENTE conseguiti? Quale continuità nella progettazione graduale?b) Le finalità generali dell’orientamento nella secondaria superiore sono sinteticamente riconducibili alle seguenti: la maturazione della identità personale e sociale e della capacità decisionale; la chiarificazione e la pianificazione del futuro professionale alla luce di un personale progetto di vita.Conoscenze, abilità , mappe concettuali...3) La scansione in biennio e triennio è suggerita dalla necessità di procedere gradualmente verso una più accentuata differenziazione

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E ’ necessario disincentivare - il conformismo come incapacità di affrontare situazioni nuove e di impostare soluzioni innovative; - l’eccessiva astrattezza come incapacità di imparare da esperienze concrete; - la passività come carenza del gusto di modificare costruttivamente la realtà data e del coraggio intellettuale di rischiare l’insuccesso; - il settorialismo come incapacità di collegare le conoscenze relative a campi e a discipline diverse e di concepire l ’interdipendenza delle variabili in gioco. Si determina quindi la necessità di un ‘iniziativa farmativa nuova e diversa da molte esperienze precedenti e non praticabile in uno sviluppo separato delle singole discipline.Si ritiene necessario aprire quindi un ambito di « ricerca/progetto» , all’interno del curricolo, caratterizzato da un forte accento metodologico, trasversale a tutte le discipline e da collocarsi ragionevolmente al quarto e al quinto anno. ...fin qui i Piani di STUDIO delle SPERIMENTAZIONI

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2010 RIFORMA della SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE

“Qualità  e modernizzazione

Stop alla frammentazione

Meno ore, più approfondimento

Nel territorio, aperti al lavoro”

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QUESTIONI

1) Il sistema scolastico secondario è ancora in forma dicotomica?

2) Continuità e Orientamentoa) L’accertamento degli effettivi risultati conseguiti dagli studenti nella scuola media è avvenuto? Come? Quale progettazione graduale è stata introdotta?b) Le finalità generali dell’orientamento sono restate immutate, sono state intergrate?Consocenze, abilità ....--> COMPETENZE

3) La scansione in due biennio e quinto anno è suggerita dalla necessità di procedere gradualmente verso una più accentuata differenziazione?

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I QUADRI ORARIO

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Indicazioni Nazionali

L’indicazione principale è: pochi concetti e metodi fondamentali, acquisiti in profondità”

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Linee Guida

La stesura è ancora limitata (novembre 2010) al primo biennio, su due colonne (conoscenze e abilità): forse un po' piatta, ma chiara

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...L. Tomasi

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INDICAZIONI NAZIONALI Primo biennio

e LINEE GUIDA Primo biennio

PER 4 AMBITI ( GLI STESSI!)

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Relazioni e funzioni - Primo biennio

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PECUP

Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento unitario il profilo educativo, culturale e professionale definito dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, allegato A.Esso è finalizzato a:

a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni;

b) lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio;

c) l’esercizio della responsabilità personale e sociale.

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PECUP e INDICAZIONI NAZIONALI

Le I.N. degli obiettivi specifici di apprendimento per i licei rappresentano la declinazione disciplinare del PECUP a conclusione dei percorsi liceali

Le I.N. sono state calibrate ai fini della costruzione della società della conoscenza , sulla base :-delle indicazioni pervenute dal contesto europeo -dei Quadri di Riferimento OCSE- PISA e INVALSI e dei loro risultatiLe I.N. sono ancorate ai seguenti criteri costitutivi:- nuclei fondanti- unitarietà della conoscenza (nessun sinallagma tra teoria e pratica)- profilo unitario dei processi culturali (dialogo delle diverse discipline)- competenza linguistica come responsabilità condivisa e obiettivo trasversale- revisione periodica a seguito dei risultati delle indagini nazionali ed internazionali (Policy/Decision Maker)

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L’obbligo di istruzione come “base comune” del primo e secondo ciclo

è importante far sì che il contesto di apprendimento e le discipline possano concorrere a costruire la competenza nello studente.

Raccordi assi culturali, discipline e competenze chiave

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PECUP e LINEE GUIDA

Le L.G. degli obiettivi specifici di apprendimento rappresentano la declinazione disciplinare del PECUP a conclusione dei percorsi, articolate in competenze, conoscenze e abilità, anche con riferimento all’EQF

Le L.G. sono state calibrate attraverso il rafforzamento degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo d’istruzione:asse dei linguaggi/ matematico/ scientifico-tecnologico/ storico-sociale

Le L.G. sono ancorate ai seguenti criteri costitutivi:- progettazione formativa degli I.P. basata su alternanza scuola-lavoro- orientamento permanente nel corso del quinquennio- competenze chiave e di cittadinanza- il sapere, il fare consapevole, l’agire- revisione periodica a seguito dei risultati delle indagini nazionali ed internazionali (Policy/Decision Maker)

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Quali competenze chiave, trasversali?

Il Quadro Europeo delle QUALIFICHEotto competenze chiave necessarie per la realizzazione personale, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupabilità in una società della conoscenza: 1) comunicazione nella madrelingua 2) comunicazione nelle lingue straniere 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4) competenza digitale5) imparare a imparare6) competenze sociali e civiche7) spirito di iniziativa e imprenditorialità8) consapevolezza ed espressione culturale.

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Raccomandazione del Parlamento europeoe del Consigliodel 23 aprile 2008

“qualifica”: risultato formale di un processo di valutazione e convalida,

acquisito quando l’autorità competente stabilisce che i risultati

dell’apprendimento di una persona corrispondono a standard definiti;

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Raccomandazione del Parlamento europeoe del Consigliodel 23 aprile 2008“quadro nazionale di qualifiche”: strumento di classificazione delle

qualifiche in funzione di una serie di criteri basati sul raggiungimento di livelli di apprendimento specifici.

Esso mira a integrare e coordinare i sottosistemi nazionali delle qualifiche e

a migliorare la trasparenza, l’accessibilità, la progressione e la qualità delle qualifiche rispetto al

mercato del lavoro e alla società civile;

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-“risultati dell’apprendimento”: descrizione di ciò che un discente conosce, capisce ed è in grado di realizzare al termine di un processo d’apprendimento. I risultati sono definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze;- “conoscenze”: risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche;- “abilità”: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti);- “competenze”: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.http://ec.europa.eu/education/pub/pdf/general/eqf/broch_it.pdf

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PROGETTARE PER COMPETENZE EVALUTARE PER COMPETENZE

- “cosa” , “come”, “per chi” valutare;Quale Matematica?Con quali Strumenti?Rendicontazione?

Quadri di Riferimento INVALSI - OCSE PISA

- Nelle Linee Guida è dichiarato- Nelle Indicazioni Nazionali NON lo è : perché?

- come si progetta “PER COMPETENZE”

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La tentazione dei docenti può essere:- Nonostante queste nuove indicazioni continuo a farequel che ho sempre fatto! Perché dovrei cambiare?

Ma sarebbe un atteggiamento sbagliato...

Le Indicazioni nazionali e le Linee Guida, pur con alcuni limiti, possono essere un’occasione per rinnovare e migliorare l’insegnamento e l’apprendimento della matematica nella Scuola secondaria di II grado.

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... insegno, quindi tocco il futuro. (Anonimo)

grazie!

[email protected]