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PROGETTOValorizzazione dei fondi speciali della Biblioteca della Facolt di Musicologiacon il contributo della Fondazione CARIPLO
Responsabile PROF. PIETROZAPPAL collaboratore !R. PAOLOARCAI"I
FO"!OG#I$I% "& '(
Eva ) operetta in tre atti di A. *. +illner e Roberto ,odans- /traduzione di Giuseppe Ada0i / 0usica di Franz L123r. *ilano casa 0usicale $onzo4no% 5dopo il (6((7. 8' p. / (6 c0. Copri42t del (6(( di Lud9i4 !oblin4er di Liepzi4 5sic:7.
FO"!OG#I$I% "& '(
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OPERETT
IN
TR
TTI
A
M
WILLN R
ROBERTO BODANSKY
T R A D U Z I O N E
D
G I U S E P P E
A D A M I
M U S I C A DI
~ ~ y z
L M ~ ~
MILANO
CASA MUSICALE
SONZOGNO
Societ Anonima
2
Via
Pasquirolo
2
Propriet esclusiva per tutti i paesi. Deposto a norma bei trattati in-
ternazionali. utti i iritti ai esecuzion e rappresentazione riprouzione-
trauzione e trascrizione sono riservati.
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Propriet escliisiva per tutti i paesi
tanto per la stampa quanto per la rappresentazione
della Casa Musicale Sonzogno di Milano
O T T I \ V I O F L A l i n E R T .
SELMO DACHELIN.
C;@13E11r110 R~ IIL LEF I,l< UE N.
PITA DESIDERATA PAQLTERETTE (Gipsy) .
RNARDO LArLOUSSl{:.
2
rTrI EO.
TSIN.
UNRLLES.
I R G I O .
DDY.
E D V .
LI .
CI .
J S T A V O .
:NRICO.
ASTONE.
- 1 R R Y .
4
CFIAFFRURS.
S E R V O .
JA CAMERIERA.
O P E R A I O P E R A I 1 3 I N V I T A T I I N V I T A T E ,
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Nella vetreria Flaubert. Anipia sala che precede il ri-
parto d elle macchine. La stanza
decorata a festa con ghirlande
di foglie e di fiori, con piccole e grandi bandiere.
Nel fondo e un lungo tavolo rico perto da una tovaglia
bianca. Vi so no disposti i11 bell'ord ine i doni per Eva: qualche
stoffa, alcuni oggetti di biancheria, utia scatola coli m odeste
posate, un servizio da caff, utia sveglia, una gran busta su-
gellata contenente un libretto della cassa di risparmio , alcuni
vasi di fiori, e una oleograiia a cornic e do rata, raffigurante
La benedizioiie domestica. ,, In alto, app eso sop ra il tavolo,
io scudo di cartone, decorato di rose, reca la scritta:
,,
Ev-
va Eva. ,,
In pri mo piano della sce na un Ititigo e rozzo tavo o iti-
gombro di carte, giornali, con ipassi di legiio, bo ttigliette di
colore. Nel mezzo del tavolo un graii calaniaio,
itii
biccliiere
v ~ i o t o , i tagliacarte.
Nel fon do la parete 11a una gran porta dalla quale, se aperla,
;
scorge il laboratorio. Porte a sinistra e a destra.
E' prossinia l 'ora del riposo di niezzogiorno.
Nell'alzarsi della tela sono in scena LAROUSSE (sulla cin-
lantina, vestito d'un frak antico, uii po' largo e i111 po' f rus to,
?iiciotto bianco, pantaloni noisette; piccolo, tarchiato, capelli
baffi brizzolati, so praciglia folte; un insieme goffo e ru vido,
a simpatico). FEDERICO VOISIDI (tipo del burocratico scru-
oloso, conipassato e pedante. ETTORE PRUNELLES (tipo
r l comnlesso quasi elegante e qu asi evoluto).
Laroiisse
e
ne l mezzo, mentre gruppi d 'opera i e opera ie
trailo chiassosamente da l fondo.
usica N l
RAGAZZI e RAGAZZE (alternate).
Ecc.oci l ~ i t t i
(c ircondano il tavolo a inn~ irando regali)
h e doni l i c fiori
reslo
ve t l~a r r i
li
quanli r c g a l i
iiaiita r i c c l i e z z a
cjui
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Questo
:
magnifico
Cose stupende
Che sia felice
hen si comprende
(insieme)
Fcstc pii1 grandi sogiiar iion si pii.
LAROUSSE
l rollii nc)i siasx~.
Ala facciam
La porto qua.
(esce da destra)
PKUNELLES (mettendo a posto gli operai, parlato:)
Cos va bcnc l1 q~iac1r.o rnasl1ific.o
Eiiirano EVA e LAROUSSE. (Eva ha vent'aniii. Ess a
molto
bella nella su a semplicit elegante. Ha i capelli bio ndi petti-
nati a treccie, appiiritate in giro alla testa. Il suo abito
scur o. Ha un grenibiulino bianco. Al suo apparire gli operai
scoppiario in applausi e sventolaiio i fazzoletti).
TUTTI
Evviva
ICvviva l aiiriiversario
noi siam qu i per festeggiar
I3vviva.
usica N. 2
. . Las qiu iiell alcova In lariipnda. arde va
ii~aiic lando iflessi rli im a d or...
Dinarizi allo speccliio iriia, marire sedeva
e ai piedi suoi lanjiuivario fior ...
Nel siio sgiiardo profondo I ~ril lavan o fiamme.. .
scilllillavan di gcrnil-ic le 5 l l C niaiii ...
dallc suc spallc cadea la veste,
la.
~ i i a
,rllezza uive1:~i...
Cos mia madre sogi ~o ncor ...
La chioma bionda
scenclea su lei qua l manto d or,
conle un oi~cla
avea riflessi, aveva baglior ...
Oli clolce ma dre .
Semprc
L
sci viciiia a inc ...
Oh potcssi io pu r
qual Fata regriar ...
Goi~i era nia ~~iatlri,oiroi cliventare,
in uil allro mondo, loiitaiio, iuggir ...
M'
ig~iola a vita, eilpore
in
pare
clie viver cliia clciitro sia sol morir ...
Valzer
Sia pur cliimern felicila,
questo gran sogno vorrei sognar,
ariclie se tosto dovesse cessar,
ai~cli se tosto dovesse {svanir
.
.
Vo
l a
mic labbra avvicinar
all aurea rpl)a del piacer,
iulta
d un
fiato la. vo ~l io uot:lr,
i l l i voglio ii~cl~rii~i~
La giovinezza mi cliiania
a
goder. ..
Clio importa poi morir
.
.
(Esce
rapidissitna)
Musica
N 3
Destino .
..
Fato
..
l ' u
comandi
..
C h i al tuo voler si
] J L I ~
ottrar?
l3 vano ribellarsi
..
Vario
...
Convicii lasciarsi trascinar ...
Io lavorare ?.
.
. Trol~lio ella
.
.
Ai iniei occhi non crcclo aricor
So11 certo nato sotlo un altra stella
Quella dell nmor
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VOISIN
(Entra con un gro sso pacco di lettere che depone sul tavolo,
dinanzi a Ottavio).
Sign or s i co inpiacc ia d 'osservare
e q i ics te le t te re f i rmm e
(s' inchina, fa wn mezzo giro, ed esce lanciando un'occl
ironica a Ottavioj.
OTTAVIO
lDre nde alcune lette re, s'incas tra la lente all'occhio, fa tiiia
smorfia, butta i fogli s~11avolo).
Sc yualclie aii i ico per sclicrzar
predetta avesse la mia fir i ,
g l i avrei riqposto : a. l a v o r a r
iioii m'lix cl-iiaiiiato
i1
in io dcs l in
Gi lo si vede dail in io fa r
che
...
i l non f a r riierite . i l mio mesiier
Clii
pu
d 'ur i t ra t to i ras formar
uii i iorrio nato per roder
? ...
PRUNELLES
Iritra con un altro pacco d i lettere, che deposita sul tavolo).
Siqiior
SI
compiaccia cl'osservarc
c
qucsle
l e t te ra f i rmare .
OTTAVIO
(senza badare alle lettere, fissa Prui~ elles lo iii terrompe).
P a r d o i l
...
P a r i g i n o t a v ' &
NELLES
OTTAVIO (coi1 etitusiastno)
Pi gran c i i t i c lavver m c'
PRUNELLES (con convinzione)
OTTAVIO (C. S.)
PRUNELLES (animaildosi)
Ne 11 serili lo ass ai parlar
OTTAVIO (ridendo)
Ma b r a v o 1\Tc 110 1)iaccr
Con voi c ' i t i tcridercni
(PRUNELLES (lusingatissin~o)
Adesso
a
iairiosti li?
sua
( ' i ~ ~0 1 1
ICssa la cnirt i i . a l~rfczicli l
I n ngri i sua mossa : bellczz.i,
ed
11
S UO
sguarclo C iiiin carezza
Clii solo
i i i ~ n ,
olla l 'ascol t
quel fnscirio C-lr~irio
p i ~loii n - i c ~ ~ t i c ~ )
(abba~idot landos;
i
ricordo)
aiiiu il v i ~ f ~ r u:lic ];i . rc1ic.i th.
iacilr riciic si posso1 v sl)czzilr4,
(>os
~11i i )COI?.^^
l ' i t l l , i t~
ilori
C:'
pii ~iiotlo I';ti:.gii.[sl'ar
Cl-ii a to8ccarli a, 1-,r.nlic8a i o i i ia
g r a n disgrazie s~iiicc~1ci.c
arah
...
Tanl'o l'liira c.omc 1'iilli.a
se
irica u t,o rolii,pu p:~.glic,-il
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Bisogna ricordar
che due le cose son
che devonsi toccar
con precauzion
La lor fragilit
non deve mai tentar
ee prima un'altro
non garentir
.
usica N 4
ENTR T DUETTO
DAGOBERTO, GIPSY
(Gipsy ha un aspetto molto grazioso e piccante. veste da viag-
gio, molto elegante, ed ha in mano un ventaglio. 11 suo gioco
di apparire timida, spaurita, preoccupata. Ma a ppena Da-
goberto non la vede cambia modi ed espressione).
(Entra appoggiata al braccio di Dagoberto, tutta tremante).
DAGOBERTO
No Non tremar Qui null 'a pu afc8cadser
In casa d'un mio aini~covuoi temer?
GIPSY
Confusa son ... Nessun mai m
i
rap ...
E giusto m'impressioni..
.
irovarmi qui cos..
DAGOBERTO (con enfasi poetica)
Tu sei con me
Ad al tro non pensar
Fcde devi avcr,
jo
t i
sapr) guidar.,
e l'avvenir nostro sar
un riido fiorito di gran felicit
GIPSY (con tragica comicit)
F u
ben crudele: il mio destili
Cl-ie
dramma la mia vita
U n
uomo infranse il mio cammin,
E fu per me fiiiita,
...
l3
l'uomo malvagio, senza cuor...
DAGOBERTO (con passione)
Ali
..
Non
t,u t,t,i mia
cara
Io ti
dar
rlolcczza e amor
...
GIPSY (coi~lrnossa)
Aliin-i
. .
Soffersi riiilo
. .
DAGOBERTO
Vmenisti a me
GIPSY
Io venni a te
DAGOBERTO (con orgoglio)
L'eroe dlella leggenda.
GIPSY (abbassando gli occhi)
Malgrado i lumi spcnt,i
voi foste assai corretto
DAGOBERTO (C. s)
La donna ben so rispettare
Io son perfetto
GIPSY (pudica)
Sarebbe il mio tormento
Che voi pensaste male
DAGOBERTO
E ne puoi dubitar?
Non oserei pensare
que llo che tix pensavi
ch'io possa inai cli
te
pensare.
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Gips,y dolcc Ciipsy
il mio ainore sei 111,
mio solo ber1
Tacerlo 11011 so pi,
nessuno pii1 i i ~ iieii,
straripa il ciiore . .
Farti la mia syosa,
i1 mio volo arderile
...
Rencler luminosa
la vila tu a qual raggio d or ...
GIPSY
(a
se)
Ah davver stupir mi fa
questa sua gran creciulit
..
INSIEME
so
Tacerlo rion
pi
s a
m
Nessun pi tien
lo
Strarip? il cuore
Farli ~ i i i n
la sposa,
Farmi
S U A
in io
i voto vdc nte
SUO
Render lumiiiosa
tua
la vit8,z
mia
GIPSY
DAGOBERTO
11 slorici rummovente
I IA( Ol3ERTO
(ll SY
(con
falso piidorc)
No11 oso, ,>ITI
,
1 pelistlr
clic
Inggii
in11-i:ii lrovalo
DAGOHERTO
Ti
spinsc l
i l
Destino
Ti], collia 11nn iie lini
GIPSY
Sori giatn n c~iiel lestiii
clic rili
IcgO
pcr sempre [ P
Fclicc n ta. virin,
p u l
) scaol
i
r
le l l l , ~ p ? l l ~ i ~ l e3rc:
(lat~g~iidamcilte)
,, C i p ~ y do lce Gipsg
il.
mio
nin.ore
sei
tii,
mio solo b~en ,,,,
Tacerlo iion
s
piu,
nessuno l1i6 mi tien,
Straripa. il cuore ...
INSIEME
tiia
Fari ni la sposa
inia
tuo
i voto ard e~il e
3o
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10/27
Rendcr luininosa
mia
la vita
qual raggio d or
...
tua
danza)
usica
N
5
DUETTO
OTTAVIO
Appena la citt
nell ombra par sognar,
il parigino pensa
la sua casa abbandonar.
Gli sempra di sentir,
la vocc del Piacer
che con lusinghe arcane
Z invitPa a goder
GIPSY
Il
suo ricl-iiaino so
:
lutto teritazion.
Non
p u
ncssiiil risponrier no
al suo volere.
Il furbo sa toccar
Il punto debole d ogilun,
e ognuri cade tosto in suo potere
OTTAVIO
a
gioia di Moiitmartre
a ciascuno il suo clestin.
La folla di Montmartre
Sappiam centiiplicar
Parigi l rinasce
in tutto il suo splendor.
Ciascun
di
noi si pasce
d i folle ebbrezza e anior
GIPSY
A mezzanotte vien
un diavol birichin
e soffia nelle orecchie
a ciascun i1 suo clestino.
Le sue parole soli
Frizzailli come
i l
vili.
Chi ascolta la canzon
resister
pii1
noli pu
OTTAVIO
La
sua cailzori, la so :
i tutta tentazion.
Noln pu nessun risponder no
al suo volere.
J1 fuiibu sa toccar4
O llUll
l puiiio dcbols d o,
e ognun cade iosto
in suo potere.
INSIEME
La gioia di Montmartre
(ecc., ccc.)
Escono ballando. Poi Ottavio rientra).
usica N 6
FINALE
PRUNELLES trattenendo gli operai).
Alt 1
Qui
ferrniitevi L i r i iiisnleilto,
C
poi ve iie andrete al lavor
A
voi il padror~ ostro 1)rescrito
Coine sapele, il sucxcssorc
...
preseiitando agli operai)
Ecco il paclroii, signor Fla~ilriort.
aFlaiibert) E gli opcrai soil lutti c p i .
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(LAROUSSE (si avanza teiidendo la mano a Ottavio)
A
v o i s a l ~ i t c . ,mio s ig l io r
S a l u t e a v o i d i t u t t o c u o r
OTTAVIO (un po ' iinbarazzato, volgelidosi a destra e a sinistra)
Corninosso 1soi2.
.
l)er
i n e
LIII
o n o r
...
11
d ive i l fa r vos l ro padror i
(stringe la mano ad alciini operai)
La inia rr i isslunc
:
I;ivoi CI . .
io vi sar coml3ag1io.
Da.
~ ~ 0 1olr ceiato i inliarclr
clic cosa sia guat1a::~io.
Son r iuovo a q u ~ s l o n i l~ i ci i le ,
iiia ( l i ci noli
1111
s ~ ~ ~ v i ~ t o .
DI
v o i l ~ i i o i i a
c n t e ,
io s1Jei.o esi er. c on tiilito.
(iiiorniorii di :approvaziolie)
OTTA VI0 (contiriiiaiido piii sicuro)
I11 qucslo cll :uleii~ie,
p e r c o i n i n cl a i - c or i d i c i i ~ t a
ed
i l min ir iqresso celcli irar ,
v i vo ' la sc ia r
In
c o m p le t a . l i b c r t ; ~
OTTAVIO
Sie te vo i i l padre r l ' ac iuz ion d i Evn? . .
Q u e s t o , i i l i p a r e
11
IOL LI^^,
~ L I O
..
LAROUSSE (rndenieiite)
OTTAVIO (indicaildo Eva che
c i
rimasta iminobile)
n o n v o r ~ e s t e oi
cli'8ella. ~i~1i3ljias~mel,;itso
clie
meglio
d ogni a l
tra
a r 8 c s s e a d i v c ~ i l a i . ?
LAROIJSSE
(C.
S.)
OTTAVI0
O
R'i.so I I > ~ . s I ~
l l
i 11
LAROUSSE (con intctizioiie, giiardaiido Eva di sfuggita)
Io liori t l i i 7 c j i lc i lo , mio s iqnor ...
;~ li11
~ i o s l r o l tt lo t a n t o l i e l ~ i a ii l
...
Colii i
clic
1ia l a vo r al o s ~ m p r c
.
I ic ~ ie hc co i l l i i i i i i n lavoi*nr.
OTTAVIO (lia iitio scatto d'ira, ma si contiene)
S t a h e i i ...
Accet to ]:I
lczioii
LAROUSS
G r a z i e
(a Eva, seccataiiiente)
~ v r i
esci coi-i i11r.
OTTAVIO (iniperioso).
No i.imnrr.A
.
.
L a voel in i l~lc-i . i .oear,
c o n
I r i
p o r l n r .
EVA
Clie
nvctc
a
c l i r ?
Clie i-riai voltelr
C n i i i l ~ i a r a m i a s o r t e
M i p a r c a s s a i s t r a n o
OTTAVI0 (a s)
, \ h
Ali viiol
~ i h
r a f i a r c
l i : h l i e n , l a ~ c i n i n o li qfocnrc
EVA (coli ribellintip\
Pei-cli$ clovr'i pi ~r la i.
P e r 111e, clii siel c
voi
i
I1erclie mi volt.1:. ic iie
S b a r r a r c
il
n i i o r l i i l i n i i i o
f
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OTTAVIO
Perch, v'impressioilate cos
Vi parlo sol per sinipa1'
n.. .
nient'altro ...
EVA (ironica)
Certo lo credo hlen
OTTAVIO
Ma clie volete mai suppor?
Non so, ma mi par
possiate aspirar
sorte miglior,
ad altro avvenir
Mia dolce fanciulla
per voi 8yuestavita
non (pu lietamente finir
I1 vostro bel viso
?troppo grazioso...
Io vo' che il sorriso
lo venga a baciar
EVA (con aniarezza, nia con grazia)
Siete molto amabile, padrone,
ma del mio stato m'accontento.
Colui cl-ie lia lavorato semprle
bene che continiii a lavorar.
OTTAVIO (sempre pii insinuante)
Ride
la
vit a Essa vi chiama
Tutto v'invita a goder
Perih mai non ccdet~ealla si18 braina
al suo voler?
La giovinezza, ldunyue,
non senti tu (sfiorire
in questa angoscia del cloinan?
Vorrei di gemme ricoprire
il candido tuo collo, le lue man
M'ascolta, cara . Perch non puoi
Sarai felice, se tu lo vuoi ?...
EVA (vagamente ripr esa dal ricordo)
La chioma bionda
scendea su lei, qual manto cl'or ...
E
come un'oncla
avea riflessi, avea baglior ...
Come mia marlre, io pur vorrei
scmprc br~llnr
O h
poter quale Fata aiich'io regnar ...
OTTAVIO
(Le si avvicinato fin qu asi a toccarla e le afferra le mani
metitre es sa reclina la tes ta all indietro.)
Vuoi In regina
dolce d'amor
creatura strana, csser t u ?
u puoi esser tutto per ine,
se mi cred i.. se vuoi sia cos
EVA (svincolandosi)
Lontan da me ... Andabe
...
No ...
No ... I1 vostro motlclo noln il mio
...
Io non vi devo ascoltar .
Non mi tlovete ientar
OTTAVIO (conteneildosi)
lxbben Sia pur
Se lo volete tacer ...
SIPARIO.
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T T O
S E C O N D O
Uii grand e salo ne arre dat o coli iiiolta eleganza. Laiiipadari,
fiori, gruppi di piccoli tavoli e sedie d ogni forma.
La porta principale ne l fo ~id o , a i Ia t i, duz caria t idi so-
stengotio ricche laiiipade. Fuori, i vestibolo e una gradinata.
Semp re nel fondo, a sinislra, iin aiiipia porta ad ango lo, deco-
rata di lampadine elettriche a gra ppolo . Una cortina traspar ente
divide la sala da un salottino verde-pallido a fasce dorate, nel
quale saranno l orchestrina e il pianoiorte. A sinistra, i11 prim o
piano, un altra porta a perta condu ce alla serra, dalla quale gli
attori entratio ed escoiio.
A
destra, verso il proscenio, iin an-
golo a nicchia, rialzato da uii gradirio, ove sor ge una st atua
di
Eva con i capelli sciolti, illumii~atada riflessi rosa. Fra la
porta di mezzo e quella d aiigolo, UJ I tavoliiio con dei ninnoli
e tiri paravento di seta. tiraildi specchi.
A
destra iin finestrone
con balconata.
E sera. L illuminazione sfarzosa.
All aprirsi del velario regna grande aniiilazione tra gli ospiti
di Ottavio. Prunelles fa gli onori di casa. Le signo re son o iii
,,
toilettes " iiltra-moderiie. Gli iioriiini in frak. Le signore so no
giovani e bellissime artiste. Gli iioniiiii appartetigono alla mi-
gliore socicta.
L orchestra suo na la quadriglia. Lc signo re sono tutt e in
piedi sulle sedie, sui divani, sui tavoli, e tengono graziosa-
]nenie raccolte e sollevate le goiiiie Gli uomini hanno formato
catena e ballano ten endos i per mano e descriveildo delle larglie
spirali intorno alle signore. A un da to nioniento s arrestan o,
batton o le mani in tenipo e riprendono la catena. Alla fine ogni
cavaliere pren de la sua clanla, la depo ne elegatitemente a terra
e
la quadriglia finisce.
usica
N 7
INTRODUZIONE E CORO
(Finita la q uadriglia, la iniisica contiiiua. Dalla stanz a vicina
s odon o risate cliiassose. Gipsy entra
i t i
scena correndo, se-
guita da Dagoberto e da molti cavalieri. Essa si ripara dietro
Dago berto , e, mentre gli altri tentano di gliermirla e di abbrac-
c ia rla , s i fa scudo de l giovanotto spingendolo ne lle br a~ ri a
degli amici.)
I
\
\
Dch mi
salva, Dagoherto,
da tanto arcdii. ..
DAGOBEKTO
Miei sigriori, fittr: piaii
Bnstii. Gi~e n i ~ i i
L a faiiciiilla non se clir,
taiilo prcs.2 dal ierror
Nori vetlete il suo soffrir
Non la f a t e p i ~reinar
(a Gipsy).
Mia picciiin non badar
L'uoino I
i ~ a t o
~dilttor
CAVALIERI (continiiando lo scherzo)
Offrire i iioslri I~aci,
noi crccliaino sia clovere,
Per ogni donna, il bacio
non
offesa, ma piacere.
E se
da
un primo sguardo
l'uomo
si
sente trasportato,
non ahhia pii1 rigua
m seguiti a bacia
Signor, ini bast a l'iritenzion ..
del bacio posso farile a men
...
Concedo solo l'illusioii
d'avermi ])resa e stretta a1 se11
DAGOBERTO (agli amici)
V i basti averne l'illusion
CAVALIERI (a GipsY)
Ce ne sap rei ~io cconteritar
sc vi vorrcstc tosto rivelar
7/26/2019 Eva Italiano
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GIPSY (inaliziosa)
i
Non son donna n con fai~ciulla:
la qualit mi par sia originale.
Nessuno l iu saper
c l ~ c osa ~)rcq)r.jo ii
in Iorido al inio biccliier
CORO
Non
donna aricor, noli
zitella
Curiosa in verit
...
La storia
C
bella
GIPSY
E iiiu11 pu) salxr
chc cosa proprio c'
in fondo al iiiio I~icchier
~ l l
usica
N
8
(Le prime battute vanno dettc da Ottavio con precisione ritmica,
levando
e rimettendo
la
lente).
Chi voglia diventare
un vero parigin,
s'affrel ti a consumare
le scarpe sul I~oulevarcl.
A tutte le cloiiriine
che passano cli l,
sussurri paroline,
le cerclli di f~ernlar
CORO
O
parigiria
snella
etl
elegante,
cos carina,
cos affascinante...
OTTAVI0
I1
tuo
yrofuino
fa inebriar..
.
\ CORO
.
. P, la. tua grn~ iii
fct ini~a~~-i'ornT.
OTTAVIO
Sia tu ve,slitn conir iinn regina ...
\
CORO
l Sia pur modesta la tria figupina ...
OTTAVIO
I nostri cuori sai concluistar
CORO
La
parigina sa innamorar
OTTAVIO
Nel'l'aria di Parigi
c
tanta seduzion
Vi turbinan luigi,
vi turbinan ]>assion
Si vive cli peccato,
d'ainor, cli volutt,
A morle sia dannato
cl-ii, stolto, non godr.
Il vero parigino
sa bene giudicar,
lia l'occhio esperto e fino
\se vuole conquistar.
(cava
di tasca l orologio con gesto di fretta)
Presto che il kinpo vola
Pre s b al Caffffu Tortoni
Gira d'amor
la
spola
)col filo... cli Marconi.
(Le Signore nel frattempo so no uscite dal salotto in punta di
piedi, ed ora si uniscono a1 coro).
7/26/2019 Eva Italiano
15/27
4
1E SIGNORE
13 qiiesto filo clie
ix i
i ie r i l c q a t c
Sen za sap crlo sialiio iiinnrnor.n tc
Di questo la colpa
del gran Torloni, clcl siio cafi)
O TTA V I 0
Del iiosl,ro ainore vnrla i.
; ~
u r a t a
:
l
i spesso e terno corile i ir in f inmin ata.
E p p u r , cl ie i n i l m ~ ~ t na'ulto cii iaqgi~. . .
i
TUTTI
NP
l'aria d i Pnr jg
i..
( P C C . ,>('C,)
(Tutti entrano nel salot to attigtio. I'oco dop o iie esce Ottavio,
seguito da Prutielles).
GIPSY PRUNELLES DAGOBEE?TO.
GIPSY
Fra i l mar i to ch ' cbbi
un
d,
E f r a l altro che si offr ,
la
sce l ta rcs ta a fa r :
q u a l
dei
due rlc~vra c c e t t a r ?
(indica Dagoberto)
Se mi i i la i lca ques to c~ui ,
(indica Prurielles)
s e i n l ~ i 1 ) r c ~ i i ioio rruello l.
Se aiicli'ei
n l':t
i iii o s r h c ~ z o ,
in rnp nc i rovo i in lerzo
J RUNELLES
D L I I I ~ I I C
1/1120 w n
DACiOBERTO
Il
sccni-~rlol
c [ i i i
C IIPS?
E
i l i l
Icrzo nnc oi* si ti,ovei.ii
D A ( iO f ER T0
Io
son l'nvveiiii.
PRUNELLES
J1
passa lo son
GIPSY
Ed i l ~?r.rsentr
qiii111 iii inc
v a d r .
PRUNELLES
Suo
niar i lo
t t i ...
nliirn:
DAGOBERTO
Ed
io lo diventer.
GIPSY
(al pubblico, parlato)
L ' ~ i n o a l e l 'a l lro
GIPSY
C'
uiin CRIIZOII
clic cliiaina i1 divorzio
l a p i ~
r a z i o s a
n17enzio1-1
7/26/2019 Eva Italiano
16/27
Ha
un certo sapor,
ha un certo mister
In ~rlonnaclile gi divorzi
Se mai nell amor,
incauta,
sbagli,
pu dire al marilo :
prt~do?
Errare mort,al,
non sei qu ~l lo iion,
un altro ini vado a cercar
Qiiando ignara era ancor
e non conoscevo amor,
credevo che davver
fossc l iiomo un {po sincer
Ma pii] tardi l illusion spar
la mia creduli ti~ in.
E allor per rimediare,
lcercai di divorziare.
DAGOBERTO
L uno indietro va.
PRUNELLES
I1
sccondo qiia
GIPSY
Ci convieli1 ~l acc~ordoutti
te
tre..
.
PRUN ELLES
.
Bcnzil ~ir~testar..
DAGOBERTO
GI PSY
(scambiando i loro posti)
... L un con l altro i pwti qui ,scambiar
DAGOBERTO
Vero stile parigin
PRUNELLES
,
E si salva la mora1
DAGOBERTO, PRUNELLES
C una cnllzoii
Chc clijama
l
tlivorziu
l pii graziosa rivorlzioii.
GII SY
Ha cerlo
s;il)or.
ha uri certo
inihlcr.
la donna
clic giIi
tlivorzi
DAGO BEIITO, I RUNELLES
Se mai ncll ~iiiio i~,
incauta
s b a ?
i0
INSIEME
Errare
mor.i;il,
non sei quello biioii,
un altro mi vado a ccrcar
(escoiio daiizaiido)
O T T A V I 0
(a bassa voce, dolcemei-ite)
Percli treinalc cos
?
EVA
(coi1 desolazioiie)
Mio signor
...
perdorio
...
sono turb ata ...
Non so perch sono qui venuta
quale forza (arcana
m ahbia irascinaia
barla to)
La musica ... Resister non seppi .,
7/26/2019 Eva Italiano
17/27
OTTAVIO
Eva
riprende
il
melodramma)
Canto.
OTTAVIO
Lascia dunquc parlar
11
cuor
Quel che dice tu dcri ascoltar
l3crchC inai
t i
vuoi ril~ellnr?
Non lo smti il ~railtlemio ainor ?
Prova tii dlre
al
sol clic si spciripa,
alla terra clie i fior iion fccoriili
o al niaggiu ncloroso lii'ofumi rubar
Prova a spezzare l'iiicailto sottil
d'ilna notlc luilnx. clie sriritilla
e tutta di stelle sfavilla
INSIEME
l
Questa voce clic
chiama
l'amor
m
chi pu
Sfuggir a l suo potere
noli so
Son le sue freccie d'or
ti
che ferir
in i
i\ Iistero o sogno v:iiio c folle non
ma dolce c liiii~iiiosa calt
tua
che s~ill'oscuraviia
mia
risplenclerh.
EV A
Oh
quaiitu ho atteso
questo istaiitc divin
nelle mie notti piene di cluol
e $diamarezza
cd
ansia
senza
fin
INSIEME
Mislcro
o
soq~io ano e folle iion
6
illa tlolie
C
l~~iiliil05ii.eall
liia
clie s~11l'oscur.n i la
in
ia
rispl,enclerh
OTTAVIO
T1 fascino clell'i~rnor cender8
su noi coi1 l'ali d'or ...
conliiiua i1 iiielodrailima)
OTTAVIO
E:
triste confessar cli'io pLir ... cli'io pur...
innamorato son
I1 caso
singola-,
ma cow uila passioii
Brucialo, aliiii~,mi soil
... mi
so11
Chi deridca l'amor
Non ci tlovca cascar
E capilata proprio a me
Clie via tlt scaiii1)o
potr tro\/aiz-?
7/26/2019 Eva Italiano
18/27
O mamma Eva, dimmelo tu,
Scampo non C'&?
O
mamm a Eva rispondi, orsu :
qual via dovr seguir?
Quel che la bocca tua illi dirh
Sacro sarh.
La tua sorella Isioiida che far?
Amarmi essa sapr?
Perduto ormai soil
Smarrita ho la rapion
Mi vuoi risponcler lu, s o 11 ?...
Tu taci ancor.
?. .
TGbbei?,
qual mai Iimor t i lien
?
Tu pilr iicmica ti viioj irioslrar '?
La tua figliuola viioi aiiilar'?
Sori lc clonilc
Seniprc allcaic coi11r.o i'uuiii
Muta sfiilgc
...
Ali ... la pazienza fai scappar
O Inainrna Eva, cliininclo tu,
Scampo no11 c' ?
O mam mina Rva, rispoiidi orsu
Qual via dovr seguir?
Qucl clio la bocca tua ini clir
Sacro sar8
La mia domanda : troppo indiscreta?
Taci t i i ancora
clolcc mia sigriora '?
Tu
iiori rislxmcli
?
Ti lascio slar
Noli ti vo' iinl~orturiar
M,tldania Eva, scrvo ti soil
(s iiichiiia ceiimonioso )
(parlata)
C tanti saluti
(Si
inchina ancora sce),
music N . 12.
Duetto
GIPSY
DAGOBERTO
GIPSY
No Ti1 dcv i ritori iare
L
rlii aspetta I{L onlail
Noi2 lo d ev i dimen ticare.
Giorni lieti ancor ver ran.
T1 tilo vecchio genitore
fucolui clie ti cre.
Se cmmmise questo erriorle
fu il ~d estin lie lo guid
DAGOBERTO
Come l?osso in tal momento
te, mia vita, abbandonar ?
Qui nel cuor qiialcosa sento
molto protssirno a scoppiar
Per il no 6el mio pap ...
GIPSY (interrompendolo)
Tu dlevi ritornar..
DAGOBERTO (continuando)
Non avr fielicit.
GIPSY (contiiluando)
...
dal i ~ io ap
INSIEME
Ah che affar, che soffrir
Gi mi pa r i morir
Com~emai mi potr rassegnar?
Gipsy
Vedi ben, io mi so rassegnar
7/26/2019 Eva Italiano
19/27
Pur convit ii iiiiedinr
Sc vie11 inen piel clic ~l?ii
qui
ci occor
Il
Non
pii
li
a
il rlennr.
Se
vivrcliio separali
I1 rnio cuore snrb con t e
L u n pcr l n l l ro siamci riaii,
Dagoberto
j T ho clonutn n mia f3
Gipsy iVJa q ~ i a t l - i a i i l i
i s i i n @
DAGOBERTO
S r t
lcgnr
n
i n i o
i~sis lc i iza
A l tra cloniia. sor.qci4ii,
Sa pr iiFare iaesisl riizn
a tlispctto dcl papi1
Per tnio rorito iiivccc serito
cl-ic iln70fel u clivcrr?
Fra le mura. d iin cciiivenlo
Sogner
Farini monaca. sapr...
DAGOBERTO
Noli dirlo,
n o
DAGOBERTO
Noli dirlo, 11
INSIEME
Ali clie a f nr he soflrir
(ecc., ecc.)
(escono ballando)
usica
N 13
OTTAVIO (corre alla port a di fond o, dalla quale entra Eva.
Essa ha un ele gantis sin~o estito da sera, leggero e appena
scollato. Nesstin gioiello. Le bionde
treccie pesanti sono
raccolte coli uii pettine sulla niica. A uii da to n~o iue nto
Eva potr sciogliere i capelli e lasciarli cadere stille spalle.
Es sa appa re tiiiiida, nia p icna cli graz ia. Dal salotto si
diff oiidc il suoiio di iina barcar ola, al pianofo rte. Poi vieiic
ripresa dall orchestra durante la scena scguerite :)
OTTAVIO (affascinato).
1Fva
...
clivlrit l ~ppar~zio i i...
Piccola.
f:ttix
inla
EVA (tin poco vergogiiosa)
Davver ?
OTTAVIO (con passione)
LasBciate,vi ad~ora r os ..
(le afferra le iriaili e la copre di baci)
EVA
Aspel ia te uri po an o r ..
M i
par. cli soerlar...
Mi yuart lo ci iri torno,
7/26/2019 Eva Italiano
20/27
4
OTTAVIO carezzevole)
Non bello qui?
I
EVA rapita)
h
.
che splendor
.
No, non vorrei svegliarmi pi ..
1
si gua rda in torno con gioia infantile, poi scopp ia in una risata)
A chi
somiglio ?... Dite un po'
?..
ii
pausa. Batte le mani con allegria).
1 1
A Cenerentola . V i par ?
Il
OTTAVIO
S'avvera la tua favola
Per nori c'
...
EVA curiosainelite)
Gl-ie cosa?
OTTAVIO seguendo il suo giuoco)
Quand:essa volle andar dal Re,
sapete quel che chiese
alle sue fate, 'ch:erano tre,
la Cenerentola geillil
?
EVA allegramente)
Voletfc voi provar
cluel
che lei cliiesc, n tluniantlar
EVA stupita)
Potr
OTTAVIO
Chiedete pur
Qualcuno forse alscolter.
Eva lo guarda sorridend o incredula. Ottavio sorr ide pure
e
con il tono con cui si narran le fiabe, dice
:)
Alberello scuotili,
alberello spogliati
Biiltn
5iii 11 tcsor
Dainini vesli, rtlinnlc
d
or
Nel fratteiiipo si
avvicinato a
tiri
piccolo iiiobile, dal quale
leva
i i r i
astiiccio. Alle ultinie paro le giunge dietr o Eva
e
le
passa rapidamente al collo un monile di perle e di bril-
lanti. E va sussulta, s i volge, lo guarda. Ottavio prende un
piccolo specchio dorato da un tavolino
e
lo porg e ad Eva
che si contempla e non sa staccare gli occhi dallo spec-
chietto).
OTTAVIO
lit Cenerentola. sei
In
per me
La fiaba s'P fatta rcal t;~
Andiamo insieme
Io la far nn ~i ni ra r~
la tua l)cllezza, erl esaltare
La Cenerentola sei ti1 per nie
Le perle
ih
l'albero friltt.
Se alla fiaba tu vuoi prestare fede
salprai che
te
le diede
il Re
.
(si inginocchia)
EVA ass orta , estasiata)
Sia pur chiinera felicit,
'questo
bel
sogrio io vo' sognar,
anche cc tosto dovesse svanir,
ailclie se Losto dovesse cessar ...
Vo' le mie lahhra avvicinar
all'aurea coppa del piacer,
'rutta di un fiato la voglio vuotar,
mi voglio iillebriar
7/26/2019 Eva Italiano
21/27
I
(pre nde f ra le inani la te sta di O ttavio e la bacia perdutanieiite).
I
P e r t e , tilti , il i n io a m o r
li
OTTAVIO (ciiigeiidola alla vita)
Deli viiii, fixiiriiilla, con
m c
La rasa r[iiesta (icl
t110
re
EVA (trasognata)
L a
fiaba vivrc in ,
la gente vedreni
c l -i i iia rs i , am m ir i~ r , pplaudi r . ..
OTTAVIO
l3 V I
ta
l3
ainor
Gih iiel
tuo
cuor
La giovenir
f io r i in
Ln sioin irifiriiln
a r d e
ora
in
tc
E
qiiesto l'an;oi2
I
. Jin
vita
.
Prov? tu dire al so1 clie si speiira,
a l la te r ra chc i fior 11011 fecondi
o a l ma g g i o o d o r o s o p r o f u mi r u b a r
P r o v a a s p e z z a r I ' i ~ i c i ~~ l l i ?ottil
d'iirin notte luiiar clic scititill:~
e iu tta di stelle sf:ivill;+
11
INSIEME
Sia pur c l i imera fe l ic i t
(ecc. , ecc.)
x
usica
N 14
(Ballano, abbandonati l'uno nelle braccia dell'altro, poi si fer-
inano, si guardano conie trasognati).
OTTAVIO (parlato)
V ~ e i i im i a r e y i n a
~
',
L'orch estra attacca una niarcia. La por tiera viene conipleta-
iiiente aperta e tutti gli invitati irroinpoiio chiassosaniente
in sceiia, teiieiido
i i i
maiio delle coppe di chanipagne.
servi versario da bere . Eva eiitra coi1 Tedd y, e, traversalido
la scen a di corsa, va a scontrarsi coi1 Ottavio, che le apre
le braccia e l 'arresta).
ferra Eva e la trascina nella sala attigua, dove gli invitati
scoppiano in acclamazioni ed applausi).
DAGOBERTO (avanzaiidosi)
Si lenzio Si lenz ic Un l~r inc l i s i a r
CORO
H i ir ia k H u r r i ~
i l t t e i i ti
pnrlerh
Un briilclisi faril.
Chi
sa. cosa dirk
Bisogna aver l>azieiiza,
Sill)ir la sua eloyiit.nz;i
DAUOEERTO (solennemente)
S i g n o r i V i i n v i l o a t a r c r ,
per alzar coi-i rne i l I~i cch icr
CORO (cliiassosamcnte)
F a r c m o s q i ~ l l l a r
11g r a n t r o mh e i t i e r
t-t&-t8 h-l-th
per fa rv i iacer
DAGOBERTO (iridicaiido Ottavio)
L'amico, i1 nostro O h k i
i r i p a r a d i s o e n t r a t o
gi
Quivi i in 'Eva , a quat t r ' occhi ,
con u bel geslo,
i1 dolce poino a lui offrir
E
quest ' l iha assai pix seducente
tlclla gran inarlri che
la
creo
7/26/2019 Eva Italiano
22/27
una perla, un fior
cli
bell
Amici, credete,
un angiol del cielo
(alle signore)
mio dover, signore, scusate,
di dire il vero.
Pi bello d ogn altru
saluto e proclamo questo fior
Amen
(stende le niani in segno di
benediziotie)
TUTTI (parlato)
Evviva Eva Viva Ottavio Champagne
ancora Presto All~egria
DAGOBERTO
Ora tutti beviamo insiem
Nello champagiic nffogherein
OTTAVIO
(ha pres o una c oppa ricolma e s avvicina al balcone, che a pre)
La giovinezza sta per fuggir
Su Che tutto c invita a goder
quando si a finito il vin,
da questa finest,ra buttate il I~icchi sr
(sollev a in alto il calice)
Che mai altre labbra ti possan baciar
Qulest ora di gaudio saria profanar
(vuota d un tratto il bicchier e e lo lancia ftiori dalla finestr a.
Eva ha seguito il suo gesto con occhi febbrili).
GIPSY
(sfrena d allegria, sale su un tavolo, con la coppa di champagne
in mano).
A mezzanotte vien
{un diavol biricaliiri
soffia nlellle or,ecchie
ciascuno il suo destin
Le sue parole son
frizzanii come il vin.
Chi ascolta la canzon
resister pi non pu
OTTAVIO
La sua canzon la so,
tutta tentazioii
Non pu nessun risponder no
al suo volcre
.
I1 furbo sa toccar
il punto debole d ogiiun,
e ognuno cade tosto in suo potere
GIPSY
Iri suo potere cadc tosto ognuil
EVA
(che ha sempr e avuto lo sguardo fisso su Ottavio, come tra-
scinata ormai da una f orza irresistibile s avanza alzando
la coppa).
In suo potere io son
A h
potessi viver con te
(beve d un sorso)
Che mai altre labbra ti possan baciar
Quest ora di gaudio saria profanar
(butta il b icch iere dalla finestra)
TUTTI
La gioia di Monlmartre
comincia n dilagar,
La folla di Morilmurtre
sappiam centuplicar
Parigi qui rinasce
in tutto il suo spleridor
Ciascuno di noi si pasce
di folle ebbrezza le amor
7/26/2019 Eva Italiano
23/27
(Allegria sfrenata. Ottavio corre alla statua e la abbatte, escla-
mando :)
OTTAVIO (parlato)
Via la tua vita
finita Sei troppo vecchia.
(Corre ad Eva, la afferra e la porta di peso sul piedestallo. I
capelli della fanciulla si sciolgono e scendono sulle sue
spalle come un mantello dorato).
OTTAVIO (parlato)
Ecco la iluova tlea
TUTTI
(si raggruppano intortio ad Eva colle coppe ricolnie che vuo-
tano e sollevano verso di
lei.
Bisogr~a icor
d i ~ r
lclie
t luc
l a cose
s ri
clie tlcvorisi toccar
cori prcciluzioil
L a
lora
f i ag i l i t l~
ilon clave
i i l a i
leiilni.
se ]wirnri. uii altro 11011 gareriti
(La musica cessa briiscamente. Dalla finestra sale un clamore
di popolo, grida, ininaccie, fischi.
I
corivitati si guardano
smarriti. Eva s aggrappa ad Ottavio).
Melodramma
OTTAVIO
(a
uii tratto, con disinvoltura).
Hai visto coiiic Iiu sapulo far ?
MI,Lsposa t1 volli 11roclarn;~u..
EVA (cori giaricle slancio)
OTTAVIO (continuando)
Non c b via di scainpo
Blsogiia mcillir.
Credula essi I'han
e osto iic aiir1;~r
(cingendo Eva alla vita)
O mio -lesero, ora, iiisiem,
un'altra esistenza felice
corniilcereni ... Di qui ne andrem.
(con allegri2
Parigi ci aspetta
con
n sua vi
t ;~
gioconaa
Vuoi lu ?..
(facendosi sempre
pii1
vicino)
Non so, 'ma ini Ipar
tu possa aspirar
a sorte miglior,
ad altro avvenir
M i a dolce faiiciulla,
per te questa vita
iiuii
P
clie uri lento
i
Su questo tuo viso
vedr finalmente
per sempre il sorriso
brillar
SIPARIO
norir
7/26/2019 Eva Italiano
24/27
T T O
T R Z O
111 una villa ai Campi Elisi.
-
La scetia divisa iii tre
piani. Da sinistra
a destra un giardino dalle alte piante, ricco
di aiuol e fiorite. Qtia e l, spa rsi, ele ganti mobil i in vimini. Al
la to destro un sa lone e grandi vetra te , a l quale s i accede per
una gradinata. La sala decorala e arredzta cori Itisso di mo-
bili, di lampade, di piatite.
11
salone conf ina con un boudoire
elecantiss inio, al quale si accede da rrna porta cope rta da i r t i
coltrinaggio di vclliito. Qtiando sia ape rta qiiesla coltritia resta
ttna tend a di pizz o, tanto trasparente da lasciar vede re l interno
del boudoire, il grande specchio, il tavolino da toilette. Dal
soffitto pende una lalnpada velata di rosa.
Ali alzars i de11a tela i1 salo ne pieno di invitati in toileites
clegai~tiss iiiie. Le sigiiorc haiiiio il cappello. ra gli ospiti
sono GIORGIO, TEDDY, GUSTAVO, ENRICO, GASTONE,
FEKRY, ELI.I , Z l Z l . P,lcuiii parlano, altri bevo110 dci ritifreschi
e furilaiio. U na s ignora sied e al piallo, circondata da un gruppo
di cavalieri e di danic.
E il poiiieriqgio avanzato.
Musica , n .
8
EVA GIPSY .
(Entrano i r i scen a su una ele gantiss iiiia c hare.tte. Eva gtiida.
Scendono. Eva a i f ida le red in i a un ,, groo111 che sed eva
dietro. La ,, charrette " trasportata via. Eva e Gipsy
I
vest ono elegaiiteliieiil-e, nia senz a cs agerazioiie).
l
EV
A
Lo. ~ ar ir i i ia ; I i i : si f i r a ~ n m i ~ > a r ~ ,
l
(la .s1;1
i l
iocclii ,o t loe sape r g uit iar,
S ~ i l ~ c r l ~ i i .)a::ea brn. I n folla clic l i~sljel~ lri,
~ 1 1 : ~I ~ C ~ I
i
c , ~
i ,
1
rlli
~ L I ; I I Y I I
C
f ~ i p ~ ci i Ci.ctt ii.
GIPSY
Il suo s.uri.iuci ~iii1ji.a i.uvocti.r,
e dil s uo s guarclo sccrid e
a
fu1mina.r
colui clrc ciaetlc a.verlc 01 niai f e,ril,o
l
c u o r
i aspcl ; ~ 1i ~csi;nc iirnriilii c i iiesio ailio r.
EVA.
Ainata
s ,
ilia sol da uno;
inliaii lorata di i i t s s ~~ i i o .
A tutti cluariti
t
11eii la testa far girare,
ina cla
qilel fuoco l al i no1 si~ lv arc .
Far. vivciae I uoiiio d~ s ] ~ z r a n z a ,
poi.
1111SLTTRI
l8 Sllil C O S ~ ~ ~ I Z ~ .
l~ ro rn cl ter enipre rcilza ri i i lla
rnnnienzr
del la c lo i~ na l gra i i piaccr .
Occoi. sallcr mostrar
quello clic basltl pcr pi.ovoctir.,
ina poi avvolger d i i l i~s lero
c~ii el lie l iicii~ io oi~r.el)l)cve lar .
E
i1osti.n
grail
vit81i
S;lIJel*Si 11 leiiipo ritirar..
Cio cli C p roi bit o p iacc
1111
di quel cile
noto
a d
allial iii
II.
La par ig i~ ia . he va a passeggini.,
Le piume a l vcnto lascia svolazzar ,
e nelle veshe
la
f i g u ra s u a d i v i n a
par fremer iutta cyuariclo ttlcuno s avvicina.
Cori c~iicstoEt.crriito essi1 )) u iiigail liar .
cc1
soltarilo ilcito tial placcr
che 1101 s c ~p p i a r r i o11 fontlo al cuoi2e uscitar.
t l i
tutt i quelli clie c inr1111i:~no
l
passai..
DUE
Ainalc, s, rria sol cla 11110;
i
~iilarnortibc i i lcssu no
(c rc . , ccc.)
7/26/2019 Eva Italiano
25/27
music N 6
EVA.
Attenta , a t ten ta b imba mia
che s ia s 'avariza l ' v ragai i
il
TUTTI (ritmiticamente imitanto il vento)
H u u h
...
Huul i
...
I-Iuuli
..
I luul i
...
EVA.
Comii ic ian \pr im a p iano p ian ,
e quan do i l c ie lo oscuro
t
gi ,
fra lanipi e tuoni in quaii l i lh
pii iorte il vento soflierh
TUTTI (C. S.)
Huul i
...
Hu~i1-i
...
Huuli
...
Hiiuli
...
EVA
L a c l ~ i o m a1 sconvolge
...
l iuul i
...
Le ti ie gonilells jiorifia
...
l i u u h
...
E
se i iel le su e spire
cadrh ,
v ia , v ia , i raspor tera .
TUT TI (C. S.)
l
huuh huuli liuuli Iiuu11
...
E V A
Scoiivolpe tutto I'iirapari
sc sull vita. 11uol l-iai-s~ir
Il ii~o iiclo tqr tlrveiso,
c lutto t i .aifori~irt to.
Ma yuandu andato s ia lu i i tan
se i i i tori lo
a 11 1
SI vuol gua;(lar,
ali im6
si
veclrh
clie
esso rub
e v ia si ~ o i . f
li1
iel icith
li nl lor l~e nc er l i' a rn
vario
s l ~ e r n r ,
clie a1liii.c ed
a l ~ i s s i110 l~aqsato
coi1 se te i ne sa i i s l~ l i v ivr rc e
amai.
Elo il mio dolur h(.ortlalu,
coli occlii
di
l~ i i i i i toqorrisi
n
des t in ,
e v id i
c-li?
cosa
1 ' ~ i o m
Svegliata clal sogno
iri
1111 tristc
n
veillo
11
~ t ~ l t i ~ i o
l
mio ciior
(coli accc nto iilfailtilc
di
preghiera)
O Sigiior, ticiii solira
IIlP
I < L iiall
No, noi1 farmi mili peil t ir
Non Ins c ia ~e he pc ii s i a l doina i i
No, non voql io r i i i s i~vi :~
Oli
potere t l iment icnr
Come i1 verilo l ieve passar,
11011
f e r ma r s i mn i a p e n s a r
clie iii foriclo ;tll 'el~hrezza
sia il dolor.
TUT TI ( lietitre Eva sfo glia lentamente i l inazzo di rose)
O Signor, i ioii i sopra lei I n inari
No, noil fa rl a pil peli tir
N o n l a s ci a r e c h c p c n s i a l d o ma n
No, noi l vuole r insavi r
E V A
011 polere dim enti c,
Coine i l vento l ievc
I
n o il f e r ma r s i ma i
a p ~ r i q r ~
che in fondo a l l ' ehhr
s t a
il
dolor
(cv a getta i fiori lontano e, ridenao, arrraversa la scena di
corsa ed entra nella sala seguita da tutti gli altri).
7/26/2019 Eva Italiano
26/27
BAGOBERTO
PRIJNELLES.
(Dagoberto e Prunelles entrano dal fondo, a destra. I l prinia
severamente vestito da impiegato, calzoni grigi, giacca ne1
grande crava.t ta a plastron. Prunelles elegantissimo, fiore ;
l 'occhiello , lente all'i :stito chiaro e cililidro. Dago -
berto ha sotto bracci 111 cartella piena di docuiiie~iti).
occhio, v(
o una gra
(Miisica conle nel primo atto).
G i ~ x y , o l cc G i p sy
i l rnio amar se' t i i ,
n ~ i o oln
(ecc. C
OTTAV /L / rr z
aCR\fO por
A
(Ottavio elitra da dest ra, dalla parte del giardiiio. in abito
sera con soprabito e gibiis. Lo segiic i in servo, al quale e
-?nsegna la sua carta.
A
poco a poco la scena si oscura).
usica M
8
Me lod r~
EVA (ripetendo le parole
n
airri ienipi)
N o n so , i n a mi p a r
c lohhint e aspi r ar
a sor ic 1niql inr .e
ad
l
ro nvven i r . .
Mia dolce f anciu l l a
pcr voi ques t a v i t a
no11 11ii 1i.clnriien c finii *.
11
v o s i r o I ~ c l i so
l t r o p p o g r a z io so
lo deve i l sorr iso hat : ini
OTTAVIO (affranto, china il capo)
Ca ro sigrior NtJii l c7ili
1 ~ 17niwle voql rc snn ( [ ~ i ~ s l t - '
(incal7anle)
C
Se
t i i
lo viini 1~iilr ') .i l7ol~riri>
d i
jieiiiinc crl 1ni.r) Ic Iiic iriaii
PerchG viioi
I i i
l,ihc.iiiia
~>fir'ir.c
In giovinc~77:i rlic
t i
c*liiniiia ti g o d e r
N o n : co i hiqiioi. FI,LILIIC??...
Noli soi i vsl~~c.11cslc q),irolc
?
OTTAVIO (desolalo)
i [ l iesto vi dissi
(ripresa stio i i ia l~r ado al ricordo, con angoscia e con agiiazioi-e
I>olevo rcslnr. l a ~ , g i ~ .fopo rp~ehfo '?
Nel l r ihlc si lenzio 1 vila nfl 'ogdr
Fi ig gi ia io $ori Ncl vi ) rl icr , l r i i rnenso
i ~ i i o l l i g ~ l I i >~ ' , (li 111~11kcii. r...
I1
s a i i q 1 1 ~
li
iiiia iiiar1r.c
non l i a
m c n l i t o
(con ribelli01
V o i f o s t e c o l u i c h c i ~ i i e s t )
Voi fos t c co i~ i i ha rn ' i n il i r In v i a
I . . .
O r , colne volcs i e , ecco son
Per
voi 1111 sol capr i cc io
f i l i ,
m a c li i~ 1 lie
i o s t c
voi per me
m a i l o p o t , r e t e
mai
sa p e r e ..
J r i
voi
l a
121
ia vitra fiiiiva
...
t i i t t o i n ior r io crn l ?~ i io inorla1 d o l o r
...
l a n)
in C i n v i ~ i c z z , ~l,czztiia rest ...
Qriel l ' i i i~ ,~oil pii
7/26/2019 Eva Italiano
27/27
I3VA l c ~ i t n . i n r ~ ~ l r ) .
imenl ica te i~ i i . . come io
vi
110 d i -
inen t ica to
l o
~ P I
I \ c ~ T P ) .
OTTAVI0 (assorto dal ricordo)
La
Ceiierei~tola ei tu per rne
I1 sogno s ' . fa t to real ih.
Aridinnio insieme
I o s a p r b a d o r a r
la tua be l lezza , ecl ' esal tar
EVA
Com'era inla n i a d r c
vorrei cliverilare
111 un
altro inoildo, lorilaii, fuggii.
...
M' igno ta l a v i t a , eppur
n l
p a r e
1 1 1 ~
iver qi ia dentro sin sol rnori i
INSIEME
Vo' le inic 1nbl1r.n avvicii~ar.
a l l ' n u r e a c o p l ~ n cl piacer ,
tut ta d ' i ln f iato la voqlio vi iotar
M i vo g li o i n e l ~ r i a r
La g iov inezza c i ch iama a goder
Che impor t a po i inor i r
(escono)
SIPARIO
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